Il mese del sole, del solstizio d'estate e... del tè freddo!
Nonostante ci siano testimonianze di ricette scritte per preparare il tè freddo sin dall'Ottocento, la tradizione attribuisce la sua popolarità a un mercante di tè: Richard Blechynden. Durante l'Esposizione universale di Saint Luis nell'estate 1904, poiché per il troppo caldo le persone si rifiutavano di bere il tè caldo, ebbe l'intuizione di raffreddarlo con del ghiaccio e servirlo freddo. Fu un successo!
Nei mesi più caldi nulla impedisce di bere una buona tazza di tè caldo (io non riesco a farne a meno), ma la sua versione fredda è una delle bevande preferite dell'estate. Farlo in casa ha moltissimi lati positivi: si può scegliere il tipo, il dolcificante, le aggiunte e si può avere la sicurezza di avere sempre in frigo un prodotto naturale fatto da noi. Tutti gli infusi possono essere preparati anche freddi ma alcuni si prestano più di altri. C'è un solo limite: il vostro gusto!
Vi suggerisco due metodi (+1). La tecnica più utilizzata è sicuramente quella che prevede la preparazione dell'infuso nella sua versione calda poi fatta raffreddare... sbagliato! In questo modo il tè si ossida perdendo le sue proprietà e modificando l'aroma. Provate invece così:
- INFUSIONE A FREDDO
Preparazione ottimale per ottenere un infuso delicato ma persistente con meno contenuto di teina rispetto all'estrazione a caldo; è consigliata per i tè verdi aromatizzati. L'infusione viene effettuata non con acqua calda ma con acqua a temperatura ambiente (12 gr/l) e il tempo varia a seconda della tipologia di tè: fino a tre ore per i verdi, 3/4 ore per i tè neri, gli oolong e i rooibos, 5 per gli infusi di frutta. Terminato il tempo di infusione si filtra e si serve eventualmente con dell'ulteriore ghiaccio.
Trattandosi di un metodo che prevede ore di preparazione bisogna solo avere l'accortezza di calcolare bene i tempi a seconda di quando si ha la necessità che sia pronto. Punto a favore: una volta infuso e filtrato si conserva in frigo per 2/3 giorni.
- INFUSIONE A CALDO (ON THE ROCKS)
Si tratta del modo più rapido per ottenere un infuso fresco da consumare al momento.
Si infonde una doppia quantità di foglie nella metà dell'acqua calda in modo da ottenere un liquore concentrato. Trascorso il tempo di infusione consigliato si versa il liquido filtrandolo sul ghiaccio, si lascia che questo si sciolga naturalmente e poi si aggiunge ulteriore ghiaccio per servirlo.
Consigliato per i tè aromatizzati (soprattutto se neri) e gli infusi di frutta.
- INFUSIONE IN GHIACCIO
Si tratta del cd metodo giapponese e consiste nel versare 8 gr di tè in una teiera da 1 litro e poi riempirla di ghiaccio. Senza scaldarla, si aspetta che il ghiaccio si sciolga a temperatura ambiente, si filtra e si serve. Il risultato è un liquore dal gusto delicato, a basso contenuto di teina.
Una volta scelto il vostro infuso preferito e il modo per farlo freddo, potete scegliere di
dolcificarlo o meno (con zucchero, miele o altro dolcificante) e arricchirlo con della frutta a pezzi, delle spezie, delle erbe aromatiche o tutto quello che la fantasia vi suggerisce. Per una merenda all'aperto o per un aperitivo serale diverso dal solito vi consiglio di scegliere un tè dal gusto estivo (sogno di una geisha se preferite un verde o sharhazad se nero) o un infuso di frutta (nella scheda di questo mese vi consiglio pinacolada), tagliare la frutta in pezzi regolari o addirittura fare delle sfere con l'apposito attrezzo e servire l'infuso in grandi bicchieri assieme a uno stecco in maniera che ognuno possa bere e mangiare i pezzi di frutta. Con dei bei bicchieroni, delle cannucce colorate e dei ghiaccioli dalle forme originali farete felici i vostri ospiti.
Nella bottega on line di Fata Cornelia trovate specificato quali infusi possono essere fatti anche freddi ma siamo sempre a disposizione per qualsiasi consiglio!
I colori saranno al centro di tutta l'estate da Fata Cornelia, come lo sfondo di questo mese che è dedicato al pride. Giugno è, infatti, il mese dedicato all'orgoglio LGBTQIA+: nella notte fra il 27 e il 28 giugno 1969 a New York la polizia fece, come di consueto in quel periodo, irruzione in un bar gay accusando i presenti di indecenza. Per la prima volta i clienti si ribellarono e da lì iniziarono i cosiddetti moti di Stonewall: era arrivato il momento di smettere di nascondersi, di scendere nelle strade e di rivendicare i loro diritti. L'anno dopo nello stesso giorno ci fu il primo gay pride a New York. Quest' anno in Italia il tema portante di ogni manifestazione sarà l'approvazione del del Zan.
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